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DI ELISABETTA BERNARDINI

 

Giampaolo Giuliani già tecnico dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ed ex collaboratore tecnico non laureato dell’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario di Torino, è al centro di molte polemiche per la sua teoria sulle emissioni di radon quali precursori di movimenti sismici.

Possibili previsioni di scosse telluriche, sembra siano infatti plausibili, per via delle  rilevanti quantità di questo gas tossico, che fuoriescono prima che e il terremoto esploda.

A tutt’oggi, nonostante le prove e i dati concordino con gli studi effettuati dal noto ricercatore italiano, gli accademici non intendono riconoscere la valenza delle sue ricerche sperimentali.

Di seguito riportiamo l’intervista.

 

 

http://www.fondazionegiuliani.it/

 

 

 

INTERVISTA

Roma, 16 aprile 2013

 

D) Giampaolo Giuliani, perché tante polemiche riguardo alle sue teorie sul radon come precursore sismico?

 

R) Bisogna vedere da dove arrivano le polemiche… C’ è chi continua a gettare fango sulla Ricerca sperimentale, quella che è fuori dai canoni accademici, parlando a sproposito, senza cognizione di questa Ricerca che, però, va a toccare e quindi a infastidire personalità scientifiche del mondo accademico, e i loro interessi… la persona che vuole imitare Warner Marzocchi, non sa, o dimentica che proprio attraverso l’analisi di questo direttore I.N.G.V. e dei suoi colleghi, quelli condannati poi in prima istanza per il terremoto di L’Aquila, 5 giorni prima del forte evento M. 6.3 avevano rassicurato che nel corso dei successivi 4 o 5 giorni, le possibilità di un terremoto superiore a M 5.0/5.5 erano praticamente nulle, 1:10.000. Programma sbagliato e di cognizioni errate. 25 anni di politica di I.N.G.V. non ha condotto ad alcun progresso in fatto di conoscenza di geofisica e sismologia e, a tutt’oggi, l’Italia, è retrocessa rispetto ad altre nazioni del mondo, in riferimento a conoscenza, da parte della popolazione, in materia di terremoti. Considerando il fiore dei cervelli italiani in campo scientifico, la nostra nazione, invece di essere leader, rivela invece delle carenze conoscitive tali da non consentire di riuscire a far fronte a simili esperienze.

 

D) Carenze conoscitive sono quindi alla base di tante critiche sui suoi studi e sulle sue ricerche…

 

R) La Ricerca sperimentale di Giuliani va conosciuta e, in particolare, non si può imporre agli studenti di ignorarla, pretendendo che chiudano le orecchie all’ascolto della campana stonata. E’ fondamentale sviluppare una mente critica nei giovani, perché sappiano che Giuliani non è uno stregone che prevede i terremoti, ma è un Ricercatore che ha alle spalle 15 anni di cammino in progresso sia per metodo e sia per tecnica, e le sue previsioni sui terremoti sono accompagnate da dati scientifici.

 

D)Riprendendo il discorso dell’arretratezza dell’Italia in fatto di conoscenza dei fenomeni sismici (pur avendo dei gran cervelli in materia), sappiamo che lei si avvale anche della collaborazione di altri Stati e che dall’estero a loro volta forniscono strumenti validi alla prevenzione dei terremoti, dando così vita a importanti cooperazioni sulla ricerca sperimentale.

 

R) La strumentazione utilizzata per le Ricerche da me dirette, è richiesta anche all’estero, per cui pure altrove, fuori dall’Italia, ci si avvale dei nostri macchinari per misurare il valore di Radon (gli stessi che usiamo per monitorare l’Abruzzo), per evitare rischi sismici in tempo reale, e che ha già dato ottimi risultati e frutti. Con gli Stati Uniti e la Russia, ma non solo, stiamo incrementando la rete e il numero di macchine, per creare delle correlazioni e delle sinergie in concomitanza con l’attuazione di altri metodi, da rendere operativi su tutto il pianeta favorendo lo studio e lo sviluppo dei precursori sismici. Naturalmente per precursori sismici, non si intende solo il Radon e il valore delle sue emissioni.

 

D) Vi sono quindi altri precursori sismici che si correlano con il radon…

 

R) Si. Altri ricercatori stanno studiando le variazioni di campo elettrico ed elettromagnetico, tra la crosta terrestre e l’atmosfera, misurando variazioni del campo elettrico nell’atmosfera, oppure la variazione delle onde radio e termali. Tutti questi elementi si correlano al Radon e alle emissioni in concomitanza di scosse telluriche… I fenomeni vengono osservati grazie a strumenti impiegati sui satelliti.

 

 

D) Fra le cause di un terremoto, vi può essere una attività di carattere nucleare, con esperimenti di esplosioni atomiche sotterranee?

 

R) Sappiamo che i terremoti avvengono sotto la crosta terrestre, quella più fragile, la cosiddetta faglia, ed è chiaro che esperimenti di questo genere, ovvero atomici, che per certo vengono effettuati ovunque nel mondo, procurano la rottura delle faglie più deboli per la stessa reazione dovuta ad esplosioni di bombe, anche a chilometri di distanza. L’ultimo esperimento nucleare in nord Korea ha prodotto un terremoto di magnitudo 5,5 anche se non tutti ne sono a conoscenza. Ma certo, dirlo da fastidio a chi ha interesse a produrre armi nucleari, a chi ha smania di potere e di usare questo per dominare il mondo. La vita e la sopravvivenza vengono messe a rischio dal cinismo di certi individui che mirano a dominare l’umana sorte… E’ tuttavia importante sapere che non esiste fenomeno fisico che non abbia una causa che lo produce. Per questo è fondamentale capire le cause che sono alla base di ogni fenomeno e questo vale anche per i terremoti, proprio come si studiano e si comprendono i fenomeni della meteorologia e le cause che procurano le variazioni climatiche. In breve tempo, altrettanto si può e si deve fare con i fenomeni sismici.

 

D) Quanto la politica influenza il cammino della Ricerca e della Scienza ancora oggi nel nostro Paese?

 

R) La scelta tutta politica, di bloccare da ormai 25 anni, il progresso, in termini di studio e di ricerca dei precursori sismici, impedisce oggi di poter prevedere i terremoti. Ma, come dicevo, varrebbe la stessa tecnica delle previsioni meteo e dei fenomeni climatici come principio di base. Purtroppo è il mondo accademico che preferisce svincolarsi e attribuire le colpe a Madre Natura, la quale, invece, ci può dare aiuti sostanziali per difenderci da possibili catastrofi: con cinque mesi di anticipo, ci avvisò del terremoto che ha colpito L’Aquila e, senza presunzione, le mie attività di studio e di ricerca sperimentale, sono tutte corredate da risultati e dati certi.

 

D) Si può quindi affermare con estrema certezza che prevenire i terremoti è possibile?

 

R) Possiamo affermare che tutto ciò che produce i terremoti sono fenomeni fisici che avvengono sulla Terra come sono sempre avvenuti, e come avverranno ancora. La Terra è in continua evoluzione e la crosta terrestre che è particolarmente elastica, si adatta a caricarsi elettricamente con estrema facilità e unitamente a una serie di fenomeni complessi, si carica ulteriormente di energia per cui, arrivata al limite, si rompe e sopraggiunge il terremoto. Quindi tra cariche elettromagnetiche, potenza delle onde radio, esplosioni atomiche, il movimento naturale del mantello, l’effetto mareale del fluido magmatico, producono un movimento di attrito che favorisce i terremoti. La stessa energia termo nucleare fa caricare le rocce di energia fino al punto di farle esplodere. Tale energia si distribuisce per forza di cose lungo le faglie dinamicamente attive, che periodicamente rilasciano terremoti.

 

D) Sembra tutto molto chiaro, tanto da indurci effettivamente a credere che prevenire i terremoti si può. La fondazione Giuliani di cui lei è presidente, sta ora mettendo in atto un progetto denominato Tellus. Di che si tratta esattamente?

 

R) Innanzitutto la Fondazione Giuliani nasce per portare un incremento culturale alla popolazione su tutto quello che non è mai stato detto sui terremoti. Inoltre intende accrescere la Ricerca sperimentale su questo specifico campo, quello della fisica della Terra e della sismologia, preparando programmi di monitoraggio su tutto il territorio italiano, in collaborazione con altri Stati che condividano lo scopo di prevenire i terremoti in anticipo sui tempi. Già un programma è stato finanziato dalla NASA la quale ha chiesto un supporto delle macchine utilizzate per controllare le emissioni di Radon. Loro in cambio forniscono osservazione da satellite per monitorare ad esempio le variazioni termali, prodotte da particelle ionizzanti che si correlano e precedono i terremoti. Altri gruppi di Ricerca si sono formati con la Russia e con gli Stati Uniti, e stiamo lavorando alla misurazione delle variazioni del campo elettrico (o flusso dei protoni di idrogeno) per uno scambio di dati che messi insieme daranno vita a modelli di previsione di terremoti come si fa per le previsioni meteo.

 

D) La divulgazione di queste importanti attività ci sarà assicurata mediante appropriati e mirati programmi di comunicazione? Oppure tutto tacerà come quando le impedirono di fare passaggi in televisione per avvisare delle scosse mortali che colpirono l’Abruzzo alcuni anni fa?

 

R) Giampaolo Giuliani desidera fare ricerca sperimentale per il bene di tutti. Se 350 persone hanno trovato la salvezza dal terremoto del 2009 in Abruzzo, l’hanno trovata perché hanno creduto a quanto gli era stato detto e, per quanto possibile, comunicato. Attualmente siamo interessati da diversi sciami sismici, presenti sul territorio italiano, in particolare sul territorio siciliano, Appennino calabro, l’Appennino Tosco Emiliano, in Italia centrale come Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche dove è possibile si possa verificare qualche evento di media intensità, al momento comunque, per le prossime 24 ore , non vi è nulla di cui preoccuparsi e noi con la nostra strumentazione, non possiamo spingerci oltre le 24 ore per una previsione. Si deve sapere però, che non vi sono variazioni di temperatura a preannunciare una scossa sismica. Sappiate invece che, “comunicare” è importante per la stessa salvezza dell’umanità.

 

IMMAGINI

 

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Leonardo Nicolì e Giampaolo Giuliani

 

 

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La presentazione del convegno - Giampaolo Giuliani con Enrico Del Vescovo e Leonardo Nicolì

 

 

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La Sala degli Specchi  sede del convegno 

 

 

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Ancora un momento della conferenza

 

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